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I graffi della felicità: "Feste in lacrime" di Prabda Yoon

  Il mio primo approccio alla letteratura thailandese inizia nella casa di June, durante una festa dolceamara. June e i suoi amici erano soliti ritrovarsi lì e mangiare peperoncino fino a piangere, ma June non c'è più e ora i suoi amici sono soli a festeggiare.  "Feste in lacrime", raccolta di racconti malinconici e comici di Prabda Yoon, potrebbe essere descritta solamente in queste due frasi. In questo libro, la felicità proprio come la tristezza, arrivano stupidamente e arrivano per caso.  Nel primo racconto, che dà anche titolo all'intera opera, si cerca il passato nel luogo in cui c'era. Scoprirne l'assenza diventa, ahimè, quasi drammatico.  Non tutte le storie bilanciano il tratto comico e il riflessivo allo stesso modo, ed ecco che racconti come "Ei Ploang", "Diario di una scolara" e "Scomparsa di una vampira a Pattaya" finiscono per apparire sconclusionati.  A questi meno convincenti, si alternano racconti degni di nota co

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